Luigi Pirandello fu uno scrittore e poeta italiano, insignito del Premio Nobel per la letteratura nel 1934.
Per la sua produzione, le tematiche affrontate e l'innovazione del racconto teatrale, è considerato tra i migliori drammaturghi del ventesimo secolo.

"Io studio.
Séguito a studiare, perché questa é la mia più forte passione:
nutrí nella miseria e sostenne i miei sogni; ed è il solo conforto che io abbia, ora che essi sono finiti miseramente."
  L.Pirandello
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Pensare che uno scrittore come Luigi Pirandello dedichi dello spazio in una sua opera a questo tema, inevitabilmente, fa riflettere.
Se ci soffermassimo sulla parola "studio", ognuno di noi non sarebbe capace di scendere nelle minuziosità del termine, ma si fermerebbe solamente a generalizzare in modo convenzionale la stessa parola.
Un semplice verbo come studiare, invece, per questo drammaturgo è un concetto talmente sottile e delicato da diventare addirittura un conforto nel momento in cui i suoi sogni si infrangono.
Sono pienamente d'accordo con questa affermazione, perché è questo che mi spinge, giorno dopo giorno, a seguitare nel mio studio.
Il "conforto"', specialmente alla mia età, si può trovare, nei migliori dei casi, in un amico o in una persona a noi cara.
Ma quanti di noi ragazzi sarebbero pronti a trovare conforto nello studio? Magari non si tratta solo di maturare nel concetto, ma semplicemente di provare a pensarci.
In fondo si tratta di un modo per riempire i vuoti che sentiamo quando ad un certo punto della nostra breve vita vediamo "crollare" tutto.
E sono sicura di poter dire che preferisco un buon libro ad una sigaretta.