La poesia, scritta nel 1942 dal poeta francese Paul Eluard,  ha costituito un momento significativo di riflessione per la classe III C della Scuola Secondaria”, sotto la guida dell’insegnante di Religione, prof.ssa Rosa la Torre.

Il componimento - tratto dalla raccolta "Poesia e verità" del 1942 - rappresenta un vero e proprio inno alla libertà, bene supremo dell'uomo grazie al quale egli può aspirare a propugnare le proprie idee, decidere le proprie azioni, estrinsecare la propria personalità. In quest'accezione la libertà appare solo come un mezzo ma in realtà essa rappresenta anche un fine che ogni uomo è chiamato a perseguire con tenacia. Il conflitto mondiale che fa da sfondo a questa mirabile poesia finisce per conferirle una duplice matrice, una di tipo esistenziale e l'altra di tipo politico-ideologico. 

 

Sui miei quaderni di scolaro

Sui miei banchi e sugli alberi

Sulla sabbia e sulla neve

Io scrivo il tuo nome

 

Su tutte le pagine lette

Su tutte le pagine bianche 

Pietra sangue carta cenere 

Io scrivo il tuo nome

 

Sulle dorate immagini 

Sulle armi dei guerrieri 

Sulla corona dei re 

Io scrivo il tuo nome

 

Sulla giungla e sul deserto 

Sui nidi sulle ginestre 

Sull'eco della mia infanzia 

Io scrivo il tuo nome

 

Sui prodigi della notte 

Sul pane bianco dei giorni 

Sulle stagioni promesse 

Io scrivo il tuo nome

 

Su tutti i miei squarci d'azzurro 

Sullo stagno sole disfatto 

Sul lago luna viva 

Io scrivo il tuo nome

 

Sui campi sull'orizzonte 

Sulle ali degli uccelli 

Sul mulino delle ombre 

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni soffio d'aurora 

Sul mare sulle barche 

Sulla montagna demente 

Io scrivo il tuo nome

 

Sulla schiuma delle nuvole 

Sui sudori dell'uragano 

Sulla pioggia fitta e smorta 

Io scrivo il tuo nome

 

Sulle forme scintillanti 

Sulle campane dei colori 

Sulla verità fisica 

Io scrivo il tuo nome

 

Sui sentieri ridestati 

Sulle strade aperte 

Sulle piazze dilaganti 

Io scrivo il tuo nome

 

Sul lume che s'accende 

Sul lume che si spegne 

Sulle mie case raccolte 

Io scrivo il tuo nome

 

Sul frutto spaccato in due 

Dello specchio e della mia stanza 

Sul mio letto conchiglia vuota 

Io scrivo il tuo nome

 

Sul mio cane goloso e tenero 

Sulle sue orecchie ritte 

Sulla sua zampa maldestra 

Io scrivo il tuo nome

 

Sul trampolino della mia porta 

Sugli oggetti di famiglia 

Sull'onda del fuoco benedetto 

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni carne consentita 

Sulla fronte dei miei amici 

Su ogni mano che si tende 

Io scrivo il tuo nome

 

Sui vetri degli stupori 

Sulle labbra intente 

Al di sopra del silenzio 

Io scrivo il tuo nome

 

Su ogni mio infranto rifugio 

Su ogni mio crollato faro

Sui muri della mia noia 

Io scrivo il tuo nome

 

Sull'assenza che non desidera

Sulla nuda solitudine 

Sui sentieri della morte 

Io scrivo il tuo nome

 

Sul rinnovato vigore 

Sullo scomparso pericolo 

Sulla speranza senza ricordo 

Io scrivo il tuo nome

 

E per la forza di una parola 

Io ricomincio la mia vita 

Sono nato per conoscerti 

Per nominarti 

Libertà.

La lettura è per la nostra mente ciò che l’esercizio è per il nostro corpo.”

                                       Joseph Addison

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