"Capita che sfiori la vita di qualcuno, ti innamori e decidi che la cosa più importante è toccarlo, viverlo.
Convivere le malinconie e le inquietudini, arrivare a riconoscersi nello sguardo dell'altro, sentire che non ne puoi più fare a meno...
e cosa importa se per avere tutto questo devi aspettare cinquantatrè anni sette mesi e undici giorni..."
                              

Gabriel García Màrquez,  da L'amore ai tempi del colera

Gabriel José de la Concordia García Màrquez (1927-2014) è stato uno scrittore, giornalista e saggista. Tra i maggiori scrittori in lingua spagnola, è considerato uno dei più emblematici esponenti del cosiddetto realismo magico. Dotato di uno stile scorrevole, ricco e costantemente pervaso di un'amara ironia.

La storia è ambientata ed effettivamente diffusa ai tempi del colera, ambientata in un paese dei Caraibi. Fa da sfondo alla storia la situazione igienica del posto e l'impreparazione a subire l'estendersi di una malattia come il colera.

In questa citazione, come nell'intero romanzo scritto da Màrquez, il tema principale è il sentimento. È lo stesso protagonista che dice: "L'amore ha gli stessi sintomi del colera." Ed è proprio così che viene rappresentato l'amore, coraggioso pieno di speranza e di attesa. Un attesa che dura "cinquantatrè anni, sette mesi e undici giorni" che viene esaudita solo grazie alla volontà di un uomo che non smette di combattere per la donna che ama. Un vero e proprio inno all'amore senza tempo, al coraggio di credere che in fondo basterebbe lottare per ottenere ciò che ardentemente desideriamo.