"Io non sono nessuno, se non uno strumento di Dio. Cerco solo di aiutare tutti il più possibile, perché fare il bene è sempre la cosa migliore.
Io credo in Cristo e non sai quante volte mi ha aiutato! Tutto arriva, basta avere fede.
Lo so che ormai tutti non credono più in Lui e se tu mi dici che Cristo non esiste io rispondo che invece è qui e io non sono degno nemmeno di allacciargli i sandali.
Come faccio a confidare in Lui? Semplice.
Lo vedo mentre si specchia negli occhi delle persone che non mi hanno mai abbandonato, negli occhi di quelli che mi dicono 'ti voglio bene' e nel calore che mi trasmettono i loro abbracci.
Dio perdona tutti sempre e aspetta solo il nostro amore, perciò se credi e chiedi con sincerità, otterrai tutto ciò che è buono per la tua anima. È venuto qui per questo: salvarci e toglierci dall'oblio.
È grazie a voi, ma soprattutto grazie a Lui, che ho vinto sempre e continuo a vincere. Io devo aiutarti perché sono tuo amico e devo farlo per obbligo morale verso di te. Ma io non posso tutto, Lui si.
Non chiamarmi moralista, ma Cristo è la mia forza. Parlarne mi infiamma il cuore.
Il mio nome significa 'Dio con noi'. Io ho un destino. Da sempre. Ho un compito. Sono nato umile servo di Dio.
E spero solo che nella vita non perda mai questa sicurezza."

So che può sembrare strano, ma questo discorso è di un ragazzo di sedici anni, un mio amico, che da un pò di tempo mi parla di un qualcosa che sta più in alto di noi: la forza, la speranza e il bene, tutto in una sola persona, Dio.
Ciò che tengo a sottolineare è che questo testo è sostanzialmente l'insieme di vari messaggi a me mandati in un determinato periodo.
Confido, per la nostra generazione, in persone di questo genere, persone che credono ancora in qualcosa...