A. S. 2015-16

 

"Chi lavora con le sue mani è un lavoratore.

Chi lavora con le sue mani e la sua testa è un artigiano.

Chi lavora con le sue mani e la sua testa ed il suo cuore è un artista."

(San Francesco D'Assisi)

 

Gli alunni della classe III A e III B della Scuola Secondaria di primo grado,  sotto la guida della docente di lettere, prof.ssa Tarullo Annalisa, al termine del triennio hanno esperimentato un nuovo modo di approcciare il mondo della "carta stampata": l'articolo di un quotidiano può diventare un inaspettato serbatoio di massime, frammenti di poesia, frutto non della volontà comunicativa del giornalista, ma della capacità creativa degli studenti.

E' stato questo l'obiettivo di fondo dell'attività laboratoriale incentrata sulla tecnica del caviardage, in cui è stata messa in atto la pratica del “cavialeggiare”-  annerire. Il percorso ha previsto la suddivisione in gruppi ed è stato sviluppato step by step, al fine di attivare negli alunni un'interiorizzazione degli argomenti più proficua ed un processo produttivo più consapevole e mirato. I discenti, infatti, coniugando creatività e capacità progettuali, hanno prodotto elaborati apprezzabili sia dal punto di vista grafico che contenutistico.

Per cominciare abbiamo preso confidenza con la struttura di un quotidiano...

Visualizza gli elaborati

E' stato utile qualche approfondimento sul caviardage per capire meglio di cosa si trattasse...

Visualizza il materiale prodotto dall'insegnante per presentare l'argomento...

La fase più divertente è stata quella della preparazione: forbici, colori, pagine di quotidiano hanno dato alla classe un nuovo aspetto ...

Visualizza le prime fasi di lavoro degli alunni

La fase più entusiasmante è stata quella finale: ciò che è stato progettato dalle "giovani menti creative" ha preso colore e forma ...

Visualizza i prodotti finali dell'attività laboratoriale

 

Una riflessione sull'attività svolta ...

L'esperienza laboratoriale può essere valutata positivamente sotto diversi punti di vista:

- gli alunni hanno mostrato sin dal principio curiosità per quanto gradualmente veniva loro presentato;

- è risultata efficace ed equilibrata la suddivisione dei compiti e  particolarmente apprezzabile il grado di coinvolgimento di tutti i discenti, compresi quelli più restii a qualsiasi impegno, perchè si sono sentiti parte attiva nell'esecuzione delle consegne;

- ciascun alunno ha potuto misurare le propria competenza progettuale, interiorizzando l'essenza dello spirito creativo riassumibile in una celebre massima di Robert Kennedy, senatore degli Stati Uniti: C’è chi guarda alle cose come sono e si chiede “perché”. Io penso a come potrebbero essere e mi chiedo “perché no?”